Sarà presentata sabato 15 gennaio 2022 alle ore 18.00, presso la Galleria Rizzuto – via Maletto 5/ via Merlo 36/40, la mostra “Francesco De Grandi – opere della collezione Elenk’Art”.

Francesco De Grandi, nato a Palermo nel 1968, investe il suo futuro nell’arte e ad essa dedica tutta la sua vita. Fin dalla giovane età amava disegnare e dipingere: 

“Scoprii l’olio con una cugina che passava lunghi periodi a casa nostra e aveva la passione per la pittura. Mi mettevo a dipingere con lei sul tavolo della cucina ed è stato come passare da un territorio intimo come quello del disegno a uno più grande, misterioso, tutto da esplorare: il corpo della pittura”. 

Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo – dove oggi è docente, nel 1994 si trasferisce a Milano, dove resta fino al 2008. Dal 2009 al 2012 lavora a Shangai ma poi decide di tornare a Palermo, dove trova un luogo più adatto per continuare la sua ricerca. 

Una ricerca, quella di Francesco De Grandi, che si evolve negli anni spogliandosi sempre più dalle contaminazioni dell’immagine forzatamente contemporanea, per ritrovare con sé stesso una forma di purezza e onestà. 

Con Alessandro Bazan, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza è un esponente della Nuova scuola palermitana, emersa tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila. 

Francesco De Grandi, Compianto al Cristo morto, 2017. Courtesy Rizzuto Gallery, Palermo

Interessato alla matrice ontologica della Pittura come percorso di conoscenza, De Grandi trova nei motivi archetipici della sua storia una via per l’elevazione spirituale in una forma del dipingere quasi meditativa.

Nei suoi lavori sono fondamentali l’esperienza e la visione dell’opera nella sua forma originale, verso una concezione immediata dell’esperienza pittorica. 

Fra studio della natura e sentimento del sacro, dopo anni trascorsi a restituire la sontuosità del paesaggio, nella produzione più recente De Grandi si pone oltre il perimetro del “genere” e fa della natura il luogo di Dio.  

La pittura di De Grandi giunge a una maturità subito leggibile nella qualità del colore, del segno, della rivisitazione iconografica. Una pittura che fa i conti con la tradizione, mentre una vibrazione contemporanea la attraversa, col gusto sottile della mescolanza, del ribaltamento e dell’ambiguo.

Francesco Galvagno, presidente di Elenk’Art e collezionista delle opere del De Grandi fin dagli esordi, ricorda l’incontro con il Maestro così: 

“Ho conosciuto Francesco De Grandi una decina di anni fa, e sin da subito ho avuto l’impressione di aver incontrato una persona speciale, molto disponibile ed affabile, quasi incurante della propria grande maestria pittorica che lo contraddistingue e lo rende unico. Francesco è un artista vero che crede profondamente in quello che fa e che vive per l’arte. Pittura, la sua, raffinata ed essenziale dentro una cornice sofisticata densa di riferimenti storico letterari. In un mondo dell’arte contemporanea ormai invaso di installazioni simili a discariche e di esercizi concettuali incomprensibili, Francesco De Grandi traccia nuove strade”. 

La mostra, ospita alla RizzutoGallery, mette insieme le opere significative di un percorso lungo quasi 30 anni, fino ad arrivare alle opere più recente intrise di spiritualità, religione e senso del sacro. 

Francesco De Grandi, Gamma Y, 2021. Courtesy RizzutoGallery, Palermo

Di particolare rilievo l’ultima opera acquisita dal collezionista, Gamma Y, che viene esposta per la prima volta a Palermo. La grande opera è stata realizzata per la mostra “Camera Picta” al Mart-Galleria Civica di Trento, alla quale De Grandi è stato invitato a colmare la lacuna del mese di marzo per il “Ciclo dei Mesi” di Torre Aquila, uno dei capolavori custoditi dal Castello del Buonconsiglio a Trento, mettendolo in dialogo con gli affreschi realizzati tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento dal maestro Venceslao in stile gotico internazionale.

Inoltre, per l’occasione viene pubblicato un catalogo che raccoglie il corpus delle opere di Francesco De Grandi presenti nella collezione Elenk’Art, accompagnato dal testo critico di Cristina Costanzo.

Paolo Rotolo è Exhibition Designer e Storico dell’Arte. Si occupa dei nuovi orientamenti e delle linee di ricerca emergenti nel campo della museologia e della museografia contemporanea. Ha al suo attivo la pubblicazione di diversi articoli, si citano: “Nuovo allestimento del Museo Archeologico di Palermo” per la rivista Nuova Museologia diretta da Giovanni Pinna; diversi articoli per Art-Exhibition. Inoltre, in corso di stampa, il saggio scientifico dal titolo: L’Accademia di Belle Arti di Palermo e le sue collezioni. Progetto di allestimento museografico, edito da Aracne Editrice.

Paolo Rotolo

Paolo Rotolo, Exhibition Designer e Storico dell’arte, laureato in Allestimenti museali presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, con un master di II livello in Allestimenti e Museografia presso l'Università di Firenze, ha al suo attivo la partecipazione e la realizzazione di diverse mostre. Si occupa dei nuovi orientamenti e delle linee di ricerca emergenti nel campo della museologia e della museografia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: diversi articoli per «Art-Exhibition.it»; per la rivista «Nuova Museologia» diretta da Giovanni Pinna e per ArktSpace to Architecture; diversi cataloghi d'arte; con Aracne editrice il saggio, "L’Accademia di Belle Arti di Palermo e le sue collezioni. Progetto di allestimento museografico". Oggi è docente dell'Accademia di Belle Arti di Sanremo e dell'Accademia del Lusso di Milano.

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