“Oggi nonostante l’età, sento di avere ancora energia e voglia di fare. Palermo ha ancora bisogno di me e io di Palermo. Sino a quanto potrò ce la metterò tutta”.
(BATTAGLIA. L. e PISU. S., Mi prendo il mondo ovunque sia. Una vita da fotografa tra impegno civile e bellezza, Einaudi, Torino 2020.).
Ed è cosi, Letizia Battaglia aveva ancora voglia di fare. Amava Palermo e, Palermo amava Lei.
Grande donna, irriverente, iconica, divisiva, Letizia Battaglia ha lasciato il segno nella storia della fotografia.
Nata a Palermo, nel lontano 1935 (muore il 13 aprile 2022 a Cefalù – Palermo), è stata una fotografa, fotoreporter e politica italiana, divenuta nota come fotografa di mafia: fu lei che riuscì a fotografare i boss palermitani e rendere gli arresti iconici. Il suo corpus fotografico si estendeva anche oltre, documentando l’ampio spettro di vita siciliana.
La sua carriera inizia nel 1969, anno in cui lavorerà per il quotidiano L’Ora di Palermo. Poi a Milano dove, con il fotografo e amico Franco Zecchin, creo l’agenzia di Informazione fotografica – documentando i grandi fatti di cronaca del tempo.
Presto diventò una fotografa di fama internazionale. Le sue foto, spesso in un vivido e nitido bianco e nero, si prefiggono di raccontare soprattutto Palermo nella sua miseria e nel suo splendore, i suoi morti di mafia ma anche le sue tradizioni, gli sguardi dei bambini e delle donne (Letizia prediligeva i soggetti femminili), i quartieri, le strade, le feste e i lutti, la vita quotidiana e i volti del potere di una città dalla mille contraddizioni. La bambina con il pallone, il corpo senza vita di Piersanti Mattarella, le storie di strada di una Sicilia mai prestata alla retorica, mai una sbavatura dall’asciuttezza della cronaca.
Fu la prima donna europea a ricevere, a New York, nel 1985 il Premio Eugene Smith e a San Francisco, nel 1999, The Mother Johnson Achievement for Life. Nel 2007 riceve il “The ErichmSalomon Prize”. Nel maggio 2009 a New York viene premiata con il “Cornell Capa Infinity Award”. Nella lista delle 1000 donne segnalate per il Nobel per la pace, è stata premiata con il “Cornell Capa Infinity Award”.
Il New York Times la ha inserita fra le 11 donne più influenti del 2017, anno in cui fonderà a Palermo, all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, il Centro Internazionale di Fotografia, metà Museo, metà Scuola di fotografia e Galleria.
Oggi le sue immagini vengono esposte in tutto il mondo.
Paolo Rotolo, Exhibition Designer e Storico dell’arte, laureato in Allestimenti museali presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo (attualmente frequenta il Master di II livello in Allestimento e Museografia presso l’UniFI), ha al suo attivo la partecipazione e la realizzazione di diverse mostre. Tra le sue pubblicazioni si citano: diversi articoli per “Art-Exhibition.it”; il saggio scientifico dal titolo, Nuovo allestimento del Museo Archeologico di Palermo per la rivista “Nuova Museologia” diretta da Giovanni Pinna. Ha pubblicato con Aracne editrice il saggio, L’Accademia di Belle Arti di Palermo e le sue collezioni. Progetto di allestimento museografico; e con Youcaprint il catalogo della mostra, omonima, I Segni dell’Arte.